giovedì 19 febbraio 2015

Piccolissimo assaggio della moralità Oggettivista.

Prima di tutto tengo a sottolineare che tutto ciò che è presente in questo testo è una mia creazione e rielaborazione e pertanto non va considerata come una piena o corretta rappresentazione della moralità formulata da Ayn Rand. Ella stessa ha scritto molto su questo argomento e sono solamente quegli scritti a rappresentare la sua posizione correttamente. Detto ciò, il mio intento è di rappresentarla il meglio possibile ed essere di spunto per andare a scoprirla voi stessi in prima persona. Ciò che di buono c'è qui scritto va interamente ascritto alla filosofa, mentre gli errori interamente al sottoscritto.

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Quasi tutti sono a conoscenza della celebre definizione di uomo aristotelica, l'animale razionale, pochi però ne colgono appieno il significato. Aristotele, come gran parte della cultura greca antica in generale, considerava la felicità come scopo morale della vita di ogni uomo, e cioè raggiungere l'appagamento di vedere i propri scopi raggiunti. Realizzare i propri valori, non sacrificarli; essere orgogliosi dei propri successi, non vivere in falsa umiltà; vivere seguendo il proprio genio, non il nonsenso delle masse.

Ayn Rand, scrittrice di romanzi e filosofa, riprese ed ampliò il significato di questo senso di vita. Dovunque, dal catechismo alla scuola, dalle televisioni alle radio, da internet all'università, siamo bombardati da principi morali che ne sono l'esatto opposto. L'autosacrificio è considerata la massima virtù, non la realizzazione individuale. Il genio industriale delle grandi imprese viene moralmente denigrato per il suo egoismo, mentre il milionario che sceglie di liberarsi di tutti i suoi possidementi e dedicare la sua vita all'autosacrificio e la carità verso il prossimo è l'esempio nobile ed altruista da seguire.

Probabilmente molti di voi penseranno che altruismo significa semplicemente aiutare gli altri, aiutari i propri cari, non vivere in una bolla egogentrica. In realtà questa è soltanto una caricatura, è la caramellatura su un boccone molto amaro che nessuno accetterebbe senza. La parola altruismo è di moderna coniatura, per primo l'utilizzò il sociologo Comte nel 19esimo secolo. Il suo significato ben lontano dal designare benevolenza verso il prossimo, è l'elevazione dell'autosacrificio ad ideale morale assoluto. Come estremizzò in perfetta integrità logica il filosofo Kant, quel tipo di moralità è la totale abnegazione; infatti nel momento stesso in cui ho un ritorno anche solo emotivo, il piacere di aiutare una persona di valore per me, il mio gesto perde di valore etico. L'autosacrificio è la sottomissione al senso del dovere, il dovere per il dovere, qualunque le conseguenze. Non solo debbo sacrificarmi, ma se debbo scegliere fra sacrificarmi per uno sconosciuto o un mio amico, debbo scegliere il primo se seguo questo ideale.
L'altruismo è la teoria morale che sostiene che l'uomo non ha nessuna giustificazione morale in riguardo alla propria vita se non quella di sacrificarsi per gli altri. L'altruismo non significa aiutare qualcuno senza che io perda nulla, o peggio ancora guadagnandoci; esso detta che io debba sacrificare ciò che è di valore per me, per un valore minore, o meglio ancora un disvalore. Il vangelo cristiano ci dice "amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano"; e questa frase non è semplice licenza poetica, è da intendere letteralmente poiché è proprio aiutando il mio nemico che io sto tradendo i miei valori, che li sto sacrificando. Ed è questo ciò che l'altruismo comanda.

Chiudendo ora il cerchio, torniamo alla definizione di uomo. Egli è un animale razionale, e come animale razionale si trova a dover scegliere il proprio cammino, i propri valori, i propri scopi. Gli animali inferiori vivono secondo istinto, noi viviamo secondo ingenio. Questo dato di natura obbliga l'uomo che vuol sopravvivere ad utilizzar la propria mente, a scoprire quali sono i modi in cui migliorare la propria vita, a stabilire così dei propri valori razionali ed a perseguirli, non a sacrificarli. Il codice morale dell'uomo che vuol vivere in questo mondo inizia con lo stabilire che è un bene vivere per sé, che le altre persone non possono essere né oggetto del suo sacrificio né i benificiari del suo. L'altruismo è incompatibile con la vita umana, e questa è la ragione per cui non viene mai praticato integralmente, proprio perché è l'autosacrificio la sua essenza. La caricatura dell'uomo egoista secondo questa visione è il bruto senza scrupoli che sacrifica gli altri a sé. Non è mai stata considerata la possibilità di un uomo che né sacrifica gli altri a sé né egli stesso si sacrifica. Eppure questo tipo di uomo esiste, ed è il tipo di l'uomo che l'altruismo disdegna.

Il mercante capitalista, colui che scambia valore per valore, è l'epitome dell'uomo razionale. Egli non pretende che gli altri si sacrifichino liberamente per lui, egli gli offre uno scambio. E colui che accetta quello scambio non pretende il sacrificio del mercante, entrambi ne guadagnano altrimenti questa transazione volontaria non avverrebbe. E questo principio vale in economia ma vale anche nelle relazioni personali. Colui che è egoista nel senso razionale del termine non pretende che i suoi amici si sacrifichino per lui ma li tratta da eguali. E quando egli li aiuta, lo fa perché i suoi amici sono un valore e lo fa solo se questo non significa sacrificare qualcosa di più alto valore come la propria vita o carriera. Sacrificare qualcosa di poco valore personale per un valore più importante, come spendere soldi per le cure mediche della persona che amiamo, non è autosacrificio ma è puro egoismo nel più alto senso del termine. Viceversa, se utilizzassimo quei soldi per le cure mediche di una sconosciuta ci staremmo autosacrificando.
L'uomo razionale è quindi l'uomo che possiede valori personali e li persegue, l'uomo indipendente che riconosce agli altri questo stesso diritto come la base di una vita degna d'esser vissuta. L'altruismo è una moralità che gli è di impedimento al raggiungimento dei suoi scopi, gli è quindi di impedimento alla propria felicità. L'altruismo è cioè una moralità che non risponde alle necessità della vita ma che ne comanda la negazione.

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Come ben si capisce, l'egoismo razionale di Ayn Rand è solamente accennato in questo testo, perciò per chi ha interesse di approfondire consiglio di acquistare il suo romanzo "La Fonte Meravigliosa" (di cui esiste anche una riproduzione cinematografica) oppure per una lettura più teoretica "La Virtù dell'Egoismo".
Sono ben accetto di approfondire l'argomento con nuove pubblicazioni future e accolgo ben volentieri commenti positivi ma anche commenti negativi. Vi invito quindi a commentare liberamente.

sabato 29 giugno 2013

Obama sbaglia nel definire i diritti individuali; gli Americani devono correggerlo

 di Stephen Bourque per The Objective Standard Blog, 12 Giugno 2013

In una recente dichiarazione stampa, il Presidente Obama ha dichiarato,

Un’assistenza di qualità non è qualcosa che dovrebbe essere un privilegio. Dovrebbe essere un diritto. Nel più grande paese del mondo, ci dobbiamo assicurare che ogni singola persona che ha bisogno di cure mediche le abbia.

Il corretto scopo dello Stato, in questa visione, è di fornire ai cittadini i beni che gli sono necessari per vivere. Di primo impatto,  a certi Americani, questo suonerà bene. Chi è che non vuol essere sano? Quale persona malata o ferita non vorrebbe aver la garanzia di ricevere cure?

Tuttavia, sostenere che le cure mediche siano un diritto significa dire che un individuo ha moralmente una pretesa giustificata, che gli sono dovute—Il che implica che gli altri debbano essere costretti a fornirgliele. Questa non è formula per un paese basato sui diritti alla vita, libertà, e perseguimento della felicità—o, come Obama giustamente chiama l’America, ”il più grande paese del mondo” —ma per una nazione di schiavi, ognuno incatenato insieme dai bisogni dell’altro.

La promessa dell’America non è un “diritto” ad aver i propri bisogni, tra cui le cure mediche, l’educazione, il lavoro, e la casa, soddisfatti e forniti dallo Stato. Ognuno ha questi bisogni, e il modo per soddisfarli è di utilizzare la propria mente, di agire in accordanza con il proprio giudizio razionale, e di produrre e scambiare fin quanto sia necessario per ottenerli.

Quando lo stato tenta di garantire ai cittadini buoni e servizi che devono essere prima prodotti da qualcuno, esso lo fa costringendo certi individui a produrre per il bene di qualcun altro, in questo modo violando i diritti di coloro che vengono costretti.

Una corretta concezione di diritti pertiene non al ricevimento di prodotti ma alla libertà d’azione. Diritti genuini derivano dal riconoscimento che, in modo tale da vivere e prosperare, gli individui debbano essere liberi di pensare ed agire secondo proprio giudizio. E, in conformità con questa corretta concezione di diritti, l’unico scopo adatto allo Stato è quello di salvaguardare tali diritti.

Per correggere la falsa affermazione di Obama: un’assistenza di qualità deve venir prodotta da qualcuno; quindi non può essere un diritto. Nel più grande paese del mondo, dobbiamo assicurarci che ogni singola persona rimanga libera di pensare, agire, produrre, e scambiare secondo proprio giudizio—anche quando si tratta di sanità.


Abbiamo bisogno di un presidente che dica questo. E, in modo tale da eleggere un presidente del genere, gli Americani devono abbracciare questa verità loro stessi.

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venerdì 7 giugno 2013

Google, con la logica del profitto, porterà Internet Wireless ad un miliardo di Africani ed Asiatici.

 di Ari Armstrong per The Objective Standard Blog del 7 Giugno 2013

Questo sì che promette essere un avvenimento che cambierà il mondo: Google sta pianificando il lancio di dirigibili e altre  “piattaforme ad elevata altitudine” sopra l’Africa sub-Sahariana e nel Sud-Est Asiatico per portare l’internet wireless a un miliardo o più persone, secondo quanto riportato dal WallStreet Journal

Che cosa utilizzeranno queste persone per avere accesso a internet? Google sta anche lavorando per rendere disponibile in questi mercati degli smartphone low-cost.

Eric Schmidt, CEO di Google
Perchè a Google interessano questi obiettivi? Perché grazie al suo enorme successo imprenditoriale e massicia creazione di ricchezza, la compagnia ha le risorse necessarie per mettere in moto questo magnifico progetto, e nel contempo migliorare significativamente la vita per molte delle persone più povere al mondo. Ma la motivazione fondamentale sembrerebbe, giustamente, di far profitto. Il Wall Street Journal comunica:

Connettere più persone in tutto il mondo alla Rete crea nuovi potenziali utilizzatori del suo motore di ricerca e altri servizi come Youtube e il suo app store Google Play. . . . Più persone collegate a Internet, più di conseguenza incrementerebbe il traffico pubblicitario su molti dei servizi Google. L’azienda attualmente ricava l’87% del suo fatturato annuale di $50 Miliardi dalla pubblicità in Rete.

Auguriamo buona fortuna a Google mentre procede con lo sviluppo di queste piattaforme internet ed introduce centaia di milioni di persone alla rete del capitalismo globale. E possa Google infine ricavare enormi profitti da questo progetto ambizioso.
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Margaret Thatcher: Guerriera per la Libertà

di Ari Armstrong per The Objective Standard Blog il 9 Aprile 2013

Non è necessario essere d’accordo con tutto ciò che venne detto o fatto da Margaret Thatcher per riconoscerla come una dei più importanti Leader politici del XX secolo – la Lady di Ferro della politica Britannica – una campionessa di un più libero mercato, e un’aspra contestatrice e nemica del socialismo.

Il modo migliore per ricordarla è attraverso alcune delle sue stesse parole:

 “Non è possibile avere vera libertà politica, senza libertà economica. ”

 “Il diritto di un uomo a lavorare come desidera, di spendere ciò che egli guadagna, di possedere proprietà, di aver lo Stato al suo servizio e non come padrone, questa è l’essenza di una economia libera, ed è su questa che tutte le nostre altre libertà dipendono.”

 “Se il tuo unico obiettivo è essere amato, saresti pronto al compromesso in qualsiasi momento e su qualsiasi cosa e non realizzeresti nulla.”

 “Non puoi vincere se ti limiti ad essere contro le cose, puoi vincere soltanto proponendo e rendendo il tuo messaggio perfettamente chiaro.”

 “Io credo che gli accordi politici che sono basati sulla violenza, intimidazione e furto alla fine si spezzeranno – e se lo meriteranno.”

 “Non si può rendere benefico un sistema statale di controllo semplicemente perché gestito da persone “astute” che hanno l’arroganza di sostenere che loro hanno sempre “la risposta giusta” e che sono al servizio de “l’interesse pubblico” che ovviamente sono loro a determinare. Il controllo dello Stato è fondamentalmente sbagliato perché nega alle persone il potere di scegliere e l’opportunità di prendere responsabilità delle proprie azioni.”

 “Alcuni socialisti sembrano credere che le persone debbano essere dei numeri in un computer statale. Noi crediamo che debbano essere degli individui. Siamo tutti diversi – nessuno, grazie al Cielo, è esattamente come qualcun altro, nonostante quanto i socialisti pretendano il contrario – e noi crediamo che ognuno ha il diritto ad essere diverso.”

 “Il popolo vuole vivere in pace, vera, e durevole pace. La pace che deriva dall’indipendenza dello Stato, e l’abilità di gestire la propria vita, spendere i propri soldi, fare le proprie scelte. E soprattutto, la pace di un paese che è appropriatamente difeso da ogni potenziale avversario.

“I governi socialisti creano tradizionalmente un disastro finanziario. Finiscono sempre per esaurire i soldi degli altri.”

Margaret Thatcher non è più tra noi, ma la sua eloquente e determinata saggezza politica continuerà a ispirare profondamente tutti coloro che lottano per un mondo più libero.

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